sabato 7 giugno 2014

Suor Cristina, le vie del Signore passano anche per la musica (e per la tv commerciale)

È arrivata quasi in punta di piedi, con il suo sorriso dolce e timido, e allo stesso tempo una forza e una grinta invidiabili. Ha conquistato tutti al primo ascolto con Alicia Keys, per poi trionfare nella serata finale. E allora, improvvisamente, mi è parso tutto chiaro e ho visto Suor Cristina come un cavallo di troia, rockeggiante e  dal velo nero, mandato alla conquista delle radio italiane.

Suor Cristina, il fenomeno

Quando ha calcato il palco la prima sera, è stata un'emozione: quella suorina esile, con il sorriso dolce ma la determinazione negli occhi, sembrava una visione. Così fuori luogo, in quel contesto tutto lustrini e pallettes, eppure allo stesso tempo ti dicevi che era giusto così, che la religione dovrebbe essere prima di tutto gioia di vivere e che quindi, in fondo, non era una situazione così sbagliata.
Suor Cristina è diventata un fenomeno mediatico di rilevanza mondiale e, puntata dopo puntata, ha sbaragliato tutti. Priva delle armi della seduzione, come altre concorrenti, faceva quasi tenerezza nella sua spartana semplicità, con i suoi capelli sempre nascosti sotto il velo, e la croce che le rimbalzava sul petto, mentre le altre concorrenti sfoggiavano elaborate acconciature e make-up, e mise attillate, dalle quali schizzavano fuori generosi decolletè e gambe chilometriche. Si è puntato molto anche sull'ironia e i doppi sensi dei brani scelti, tratti spesso da film non proprio casti, come Dirty Dancing o Flashdance, che acquistavano un nuovo significato, e si è giocato anche sul contrasto che ha funzionato fin dall'inizio tra sacro e profano, tra diavolo e acqua santa.

Le polemiche hanno iniziato a montare, ottenendo come effetto di rendere suor Cristina ancora più simpatica e televotata. Fino alla serata finale in cui ha conquistato il primo posto che invece  avrebbe meritato, a mio avviso, l'emiliano Giacomo Voli che, nell'ultima puntata, ha finalmente imparato a dominare e gestire la sua voce, regalando esibizioni memorabili.
Non nascondo che quando Federico Russo ha annunciato la vincitrice mi sono chiesta se non fosse stato più giusto che la suora avesse rinunciato alla finale cosicché uno di quei giovani e promettenti ragazzi non potesse vincere l'ambito contratto con una casa discografica. Ma soprattutto, non riuscivo a credere ai miei occhi quando, la timida e riservata Suor Cristina con nonchalance ha rubato la scena a tutti lasciandoli senza parole, persino il loquace Federico Russo e, oramai padrona della scena e del microfono ha chiesto, o meglio preteso, che si intonasse in coro un Padre Nostro, dopo aver chiesto, o meglio ordinato all'orchestra un pezzo "dolce in sottofondo, uno qualunque". A quel punto suor Cristina mi è sembrata diversa, come animata da una diabolica determinazione. Anche J-Ax si è lanciato in un disperato tentativo di fermarla,  dicendo che temeva che lui e Pelù avrebbero preso fuoco. Invece non ha preso fuoco nessuno "purtroppo" e si è consumato uno dei momenti più strani e surreali della tv italiana. Per un attimo è sembrato di stare sull' emittente televisiva di radio Maria e tutto il glam del programma si è miseramente spento.
 E così improvvisamente mi è parso tutto chiaro, e ho immaginato gospel e canzoni dedicate a Gesù e a Maria irrompere improvvisamente nelle emittenti radiofoniche italiane, mandate in onda da  sbigottiti e impotenti DJ, perché si tratterebbe pur sempre del disco di Suor Cristina, un fenomeno mondiale.
E ho pensato, ecco la lunga e potente mano della Chiesa...dove non riuscirebbe ad arrivare...

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