Uno dei monologhi più famosi di Shakespeare, forse, è quello di Shylock nel Mercante di Venezia. Il monologo fa riflettere sulla sostanziale uguaglianza ontologica degli esseri umani: siamo tutti accomunati dalla fragilità, dal bisogno di essere amati, curati, dall'inevitabilità del dolore, dalla finitezza della nostra vita. È questo il grande insegnamento di Shakespeare, di cui ho sentito l'eco anche in This Must Be the Place di Sorrentino
Cheyenne, fragile ex popstar
Cheyenne, fragile e depresso, un tempo celebre popstar, si è ritirato dalla scena musicale ma è rimasto attaccato all'estetica di quando era un idolo dei teenager: look dark, viso truccato di bianco, labbra rosse e capelli cotonati. Sì, è proprio Robert Smith il personaggio a cui si è ispirato Sorrentino. Almeno nell'estetica, perché poi la storia prende una strada che con il cantante inglese non c'entra più nulla.