Non avevo mai guardato Forrest Gump, perché temevo di rimanere invischiata in una palude di retorica e luoghi comuni. Invece qualche sera fa l'ho guardato e sono rimasta piacevolmente sorpresa, non solo per la leggerezza che caratterizza il film, ma anche dal personaggio di Forrest, che fa del suo cuore puro una vera e propria arma con cui parte alla conquista del mondo.
Corri, Forrest, corri
Forrest vive in una grande casa nel Sud degli Stati Uniti, nell' Alabama ancora profondamente razzista degli anni '50, con la mamma e senza il papà "partito per una vacanza". Forrest è imprigionato in una specie di limbo: solo alcuni punti lo separano dall'avere un QI considerato "normale" . Un giorno, nella folle corsa di bambino, trova la sua libertà e salvezza. Mentre corre per salvarsi da alcuni bulli, spezza le protesi alle gambe che il dottore gli aveva imposto. In quel gesto di libertà c'è il fil rouge della sua storia e di tutto il film: liberarsi dalle sovrastrutture della società, inutili, che non fanno che appesantire e rendere schiavo l'individuo. Da quella prima corsa Forrest non si fermerà più, inziando il suo viaggio alla scoperta del mondo, dove vivrà esprienze straordinarie, attraversando la storia di quel tempo e conoscendo personaggi dell'epoca (Elvis Prestley, John Lennon, il presidente Kennedy e poi Nixon...), ma tenendo sempre nel cuore gli insegnamenti della formidabile mamma.Lo sguardo di Forrest sul caos del mondo
Seguiamo così le avventure di Forrest, guardiamo con i suoi occhi un mondo malato e perverso. Allora tutto ci è sopportabile. Con i suoi occhi vediamo l'amore e l'amicizia, con intensità e purezza di un diamante. Forrest non conosce "se" e "ma". Lui parte, lui fa. Lui sconvolge le regole e poi riordina le cose con le sue di regole. Lui rimette a posto il caos del mondo.
Tutto si ricompone e tutto ha finalmente un senso: chiaro, preciso, inequivocabile.
Nonostante questo, la vita non è una favola bella, e il dolore puntuale arriva a trafiggere anche il cuore di Forrest. Ma nessuna nuvola può offuscare, se non temporaneamente, la primavera di un cuore puro e gioioso, come quello di Forrest. E in quella purezza è il segreto della sua forza.
"La mia forza è come la forza di dieci uomini, perché il mio cuore è puro"
Lord Alfred Tennyson